Marie Kondo, nota scrittrice giapponese, maestra del riordino, fortemente ispirata alla disciplina taoista del feng shui, suggerisce alcuni accorgimenti da adottare, durante lo Smart working, in questo periodo di lockdown. Questi si potranno applicare anche in seguito, in quanto è prevedibile un aumento del lavoro da casa anche al termine della quarantena, al fine di rendere le nostre vite più serene, aumentare la fiducia in sé stessi e liberare la mente.
La Kondo, nel 2019, dal Giappone si è trasferita a Los Angeles, ha 35 anni è sposata e mamma di due bambine. Deve la sua celebrità al suo primo libro “Il magico potere del riordino” pubblicato nel 2014, in cui mette a punto un metodo che oltre a garantire l’ordine e l’organizzazione degli spazi domestici agevola l’introspezione ed il recupero di quelli mentali.
Recentemente ha pubblicato, in lingua inglese, “Joy at Work: Organizing Your Professional Life” dove trasla le funzionali tecniche di riordino negli ambienti lavorativi, mentre sulla piattaforma Netflix sta spopolando la mini serie “Facciamo ordine con Marie Kondo”.
La scrittrice nipponica sta attualmente rilasciando varie interviste ai media su come organizzarsi al meglio durante lo Smart working attraverso il metodo Kon Mari, da lei ideato, che si basa su sei regole e sulla sua personale esperienza. Marie, al mattino, è solita avere un rituale prima di iniziare la giornata in modalità “lavoro on” tramite una meditazione iniziale e consiglia, specialmente a chi vive in spazi limitati, di disporre solo oggetti indispensabili su un grande vassoio o una scatola vuota riposta sul desk di lavoro per poi ritirarla nei momenti di fine giornata. È inoltre importante stabilire delle priorità nell’organizzazione della giornata e degli obiettivi da perseguire che la Kondo consiglia di scrivere, per visualizzarli, tenendo conto anche degli spazi utilizzati dai vicini di Smart working, nel suo caso il marito. Il suo metodo consiste anche nella classificazione e ordinamento di oggetti e documenti secondo un concetto di gioia che non è solo emozionale. La Kondo parla infatti di “gioia funzionale” applicata a tutte quelle azioni che facilitano il lavoro da casa nell’immediato. Di “gioia futura” quando riguarda tutto ciò che ci può rendere piacevole l’organizzazione lavorativa in un secondo momento – ad esempio – “classificare le fatture”. Infine introduce il concetto di “gioia immediata” che consiste nell’avere vicino oggetti portafortuna o che ci apportano un sollievo visivo, come un soprammobile in cristallo, o un sollievo olfattivo, come un’ essenza particolare che profuma l’ambiente o degli incensi. È difficile riuscire ad essere efficaci e produttivi sul lavoro se la mente
non è libera da pensieri negativi, ansie e preoccupazioni. La scrittrice consiglia di fare un po’ di meditazione anche prima di andare a dormire e a fine giornata di cercare di focalizzarsi su ciò che si è costruito, piuttosto che su quello che non è andato per il verso giusto.
Per concludere, è interessante citare una frase conclusiva del libro che l’ha resa una star che ben si addice al periodo attuale.
“Grazie al magico potere del riordino – e aggiungo anche mentale – una giornata qualsiasi, trascorsa da soli senza grandi eventi, s’illumina e si trasforma in un momento speciale”.